Mi chiamo Ilaria, ho 21 anni e quella che vi racconto è la storia della malattia di mia mamma.
Nel 1995 io avevo 3 anni e frequentavo l’asilo: la mia vita cambiò perché mia mamma incominciò a stare male. Siccome ero piccola ho ricordi molto vaghi di quel periodo, però ricordo che in pochissimi mesi mia mamma non fu più in grado di accompagnarmi all’asilo e poi di respirare senza l’aiuto dell’ossigeno.
All’inizio le fu detto che era solo stress, ma poi nel 1997 le fu diagnosticata la LAM. Siccome con lei la malattia è progredita molto velocemente, le fu praticato il talcaggio e poi fu sottoposta ad un intervento di ovariectomia bilaterale.
Nei mesi successivi ci fu un crollo: gli esami di controllo evidenziarono che la situazione era peggiorata ed era ormai diventata critica, quindi alla fine dell’aprile del 1999 mia mamma fu messa in lista d’attesa per il trapianto.
Quando tornò a casa aveva un tubo di drenaggio nel torace per fare in modo che i polmoni non collassassero.
Dopo due mesi duri e lunghissimi, finalmente il 30 giugno arrivò la telefonata da Padova: la dottoressa Loy ci chiamò per dirci che ci aspettava all’ospedale perché una ragazza aveva deciso di donare gli organi e i suoi polmoni erano destinati a mia mamma.
Io rimasi a casa e potei raggiungere mia mamma solo dopo 5 giorni ossia quando uscì dalla rianimazione. Poi rimasi a Padova e ogni volta che riuscivo ad intenerire il personale medico entravo in camera di mia mamma (teoricamente i bambini non potevano entrare). I primi giorni di agosto mia mamma uscì dall’ospedale e riprese a vivere.
A distanza di 14 anni e mezzo mia mamma, a parte alcune ragionevoli limitazioni, fa una vita normale e va a fare i controlli circa una volta all’anno e io e mio papà la accompagniamo sempre.
Se mia mamma vive è grazie alla generosità di quella ragazza e della sua famiglia: chi dona fa un gesto di altruismo e regala la vita ad altre persone, quindi grazie a tutti quelli che donano il sangue, il midollo osseo e gli organi.
Mia mamma ce l’ha fatta, questo dimostra che non bisogna mai arrendersi: i vostri cari contano sulla vostra forza!

Ilaria